PATOLOGIE

Patologie ORO - MAXILLO - FACCIALI

Tra le manifestazioni dello stress che possono interessare il distretto oro-maxillo-facciale troviamo: parafunzioni bruxismo e serramento, dolori ai muscoli masticatori, dolori ai muscoli della testa con mal di testa e cefalee, dolori ai muscoli del collo e della nuca, dolori a carico delle articolazioni temporo mandibolari, disturbi funzionali dell'ATM, con rumori, limitazioni funzionali, problematiche posturali della colonna cervicale e degli altri distretti.

  • Parafunzioni Bruxismo e Serramento
  • Dolori ai muscoli masticatori
  • Dolori ai muscoli della testa con mal di testa e cefalee
  • Dolori ai muscoli del collo e della nuca
  • Dolori a carico delle articolazioni temporo mandibolari
  • Disturbi funzionali dell'ATM, con rumori, limitazioni funzionali
  • Problematiche posturali della colonna cervicale e degli altri distretti

PARAFUNZIONI

Le attività dei muscoli masticatori possono essere riassunte in due tipi fondamentali:

ATTIVITA' FUNZIONALI NORMALI, che si attuano durante la masticazione, la deglutizione, la fonazione ecc. e che normalmente sono controllate dall'individuo.

ATTIVITA' PARAFUNZIONALI O ABNORMI, che implicano un aumento dell'attività muscolare anomala o superiore a quella richiesta per attivare una normale funzione, che l'individuo non sempre riesce a controllare.

Le attività parafunzionali, quindi, sono tutte quelle che implicano un comportamento anomalo dei muscoli, o che comportano uno stato d'aumento del tono muscolare, sia che attivino contatti dentali sia che avvengano senza contatti dentali. (omissis…)

Le attività parafunzionali che invece comportano un contatto dei denti, possono essere divise in due gruppi; "Serramento Dentario" e "Digrignamento Dentario o Bruxismo". 

SERRAMENTO e BRUXISMO

Nel SERRAMENTO, abbiamo una parafunzione statica, con una prevalente azione dei muscoli verticali e quindi avremo il cosiddetto "Serramento Statico" senza sfregamento dei denti. (omissis…)

Nel SERRAMENTO, il soggetto tende ad avere i denti dell'arcata superiore e dell'arcata inferiore permanentemente serrati tra loro. Molti soggetti serrano i denti durante le normali attività diurne, (Guida dell'autovettura, lettura, piccoli o grandi sforzi, ecc.), ma il serramento può manifestarsi in modo più o meno attivo anche durante il sonno. 

Nel DIGRIGNAMENTO o BRUXISMO, il soggetto tende a sfregare i denti e ad usurarli, distruggendo le superfici occlusali. Questo si può manifestare sia durante il giorno e spesso è un fenomeno più accentuato nei periodi di stress, sia durante le ore notturne del sonno. Ovviamente l'iperattività muscolare prolungata, comporta delle ripercussioni a livello muscolare, a livello dentale e a carico dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). (omissis…)

A livello dentale queste parafunzioni possono causare usure delle superfici occlusali, con abrasioni e appiattimento del piano occlusale. Il perdurare di tale stato parafunzionale, che comporta, come descritto, alterazioni muscolari e occlusali, potrà ripercuotersi anche a livello delle Articolari Temporo Mandibolari, con rumori, dolori, blocchi della massima apertura della bocca, artriti, artrosi. (OKESON)

Altre attività parafisiologiche dei muscoli che possono creare contratture muscolari e dolori sono: il Miospasmo, il Dolore Miofasciale e la Dolenza Muscolare Localizzata.

DOLORI MUSCOLARI

  • Dolori ai muscoli masticatori
  • Dolori ai muscoli della testa con mal di testa e cefalee
  • Dolori ai muscoli del collo e della nuca

Altre attività parafisiologiche dei muscoli che possono creare contratture muscolari e dolori sono: il Miospasmo, il Dolore Miofasciale e la Dolenza Muscolare Localizzata.

(B ) MIOSPASMO o COCONTRAZIONE

E' una contrazione tonica da spasmo dei muscoli masticatori indotta inconsciamente dal s.n.c. Le cause che portano al miospasmo non sono completamente chiare. Tra le possibili, abbiamo la fatica muscolare, malocclusione acute e croniche in associazione con eventi stressogeni. A volte, si evidenzia uno spasmo muscolare in seguito a variazioni dello stato emozionale che comporta aumento dello stress. 

(C ) DOLORE MIOFASCIALE (Trigger Point)

E' un dolore miogeno localizzato e/o generalizzato ad una regione, con aree limitate di tessuto muscolare contratto, che ha origine in un punto ipersensibile ben preciso del muscolo "Punto Grilletto": (T. P. = Trigger Point). Partendo da questo T.P., il dolore profondo provocherebbe un eccitamento a livello del Sistema Nervoso Centrale in un gruppo convergente di neuroni, che andrebbero ad eccitare per contiguità dei neuroni adiacenti. Quindi la sensazione del dolore, che in partenza era localizzata in un punto preciso, si estende ad un'area più grande, conducendo ad una risposta anch'essa generalizzata più estesa. (dolore riferito). Il dolore parte da un punto preciso (T.P.) ma la sensazione che si ha è quella di percepire un dolore esteso ad un'area a volte distante dal punto (T.P.) di partenza iniziale. (omissis…)

(D ) DOLENZIA MUSCOLARE LOCALIZZATA

E' un dolore muscolare primario non infiammatorio, provocato da una risposta ad alterazioni delle condizioni locali del tessuto muscolare, che induce una riduzione dell'attività muscolare, con contrattura. E' quindi una risposta diretta del muscolo ad un insulto locale. Tra le cause possiamo trovare l'uso improprio del muscolo. (es. bruxismo, serramento, o cocontrazioni protratte).

DISFUNZIONI ATM

(E )RUMORI, DOLORI, LIMITAZIONI FUNZIONALI DELL'ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE. 

L'articolazione Temporo Manibolare, come abbiamo detto più volte, può essere interessata da disturbi funzionali con rumori durante l'apertura e chiusura della bocca, durante la masticazione, oppure da algie o da limitazioni funzionali con blocchi e difficoltà o impossibilità ad aprire e chiudere bene la bocca. Questi disturbi sono legati soprattutto ad una alterazione dei fisiologici rapporti tra il condilo mandibolare e il menisco intraarticolare. Il disco articolare, posizionandosi in modo scorretto, provocherà sia i rumori che il blocco funzionale alla massima apertura della bocca. Perdurando tale situazione, con il disco fuori posto, si creeranno i presupposti per l'insulto e la distruzione artritica e artrosica della stessa articolazione. (Vedi figura A.T.M.)

CEFALEE

Circa il 20% della popolazione mondiale soffre di Cefalee.Questo disturbo, che si manifesta con un sintomo algico delle regioni maxillo-facciali, molto spesso, circa 27% di tutte le forme di cefalee, si associa ai distrurbi dell' ATM. Infatti i pazienti affetti da disfunzioni dell'ATM hanno per il 65% anche dolori cefaligici. La classificazione IHS prevede l'esistenza di una cefalea secondaria ad una condizione patologica organica dell'ATM, che è una Cefalea sintomatica scatenata in sede temporale che può avere carattere di emicrania, di cefalea tensiva o a grappolo. Queste cefalee possono essere di tipo Episodico oppure Cronico. Quelle di tipo Episodico durano da 30 minuti a 7 giorni, con sensazione di dolore compressivo/costrittivo (non pulsante), con una intensità lieve/media, che può essere monolaterale/bilaterale e solitamente non si accentua con l'attività fisica e non è associata a nausea/vomito.Quelle di tipo Cronico durano più di 15 giorni al mese, con sensazione di dolore gravativo/costrittivo con una intensità moderata/media, che per lo più è bilaterale. Normalmente non si accentua con l'attività fisica mentre è spesso associata a nausea/vomito. Essendo quindi le cefalee anche un sintomo secondario dipendente dai disturbi ATM, la terapia dei disturbi articolari può in una elevata percentuale di casi migliorare e risolvere le stesse cefalee.

Cefalee

DOLORI CERVICALI - COLONNA - POSTURA

Il distretto Cranio-Mandibolo-Cervicale, non è una parte a se stante dell'oganismo, ma si connette e si correla strettamente e intimamente al resto dell'organismo e della colonna, infatti, dai primitivi rettili, che avevano una postura orizzontale e quindi una articolato Cranio-Mandibolo-Cervico-Rachideo posto su questo piano, con l'evoluzione della specie si è passati, nei primati e poi nell'uomo alla verticalizzazione della colonna vertebrale e ad una nuova dimensione e riorganizzazione del distretto Cranio-Mandibolo-Cervicale. Questo ha comportato, ovviamente un adattamento funzionale sia a livello neuromuscolare che osteotendineo. La conseguenza diretta che ne è derivata, e a cui solo negli ultimi decenni si sta dando reale significato ed importanza, sta nel fatto che i distretti su indicati vanno valutati, indagati ed eventualmente trattati in modo interdisciplinare. In modo particolare l'ATM è strettamente correlata alla postura della testa e della colonna cervicale e vertebrale. Uno squilibrio dell' ATM si può quindi ripercuotere per via discendente alla colonna cervicale e vertebrale.

Dolori Cervicali  Scivolamento Anteriore  Scivolamento Posteriore